Ecco una poesie scritta con il cuore, non costruita ma messa
sul foglio di carta quasi di getto --- siamo prima del 1974 , anno pubblicazione
della raccolta di poesie "emigrante"
Ti ho chiamato
nelle notti di solitudine
pronunciando il tuo nome.
Sono andato
nei giorni del cammino
pronunciando il tuo nome.
Ho aspettato
sulle spiagge l'onda
pronunciando il tuo nome.
Sulle pagine bianche di un quaderno
ho scritto il tuo nome
e alla gente ho parlato di te
e l'ipocrisia e l'egoismo che vivo
ho combattuto
pronunciando il tuo nome.
Ho voluto credere
perché nulla è più importante del fatto
che vivo e sono un uomo:
libertà!
Giovenale Nino Sassi
@Reserved
Nota alla poesia "Libertà" di Giovenale Nino Sassi
Scritta prima del 1974, "Libertà" è una delle poesie più emblematiche di Giovenale Nino Sassi, nata di getto, come molte delle sue opere, senza costruzione, ma con verità.
È un testo che non descrive la libertà: la chiama, la cerca, la vive.
La ripetizione del verso “pronunciando il tuo nome” scandisce il ritmo come un mantra, trasformando ogni gesto quotidiano --- la solitudine, il cammino, l’attesa, la scrittura, la lotta --- in atto sacro.
La libertà diventa compagna, forza, fede. Non è un diritto astratto, ma una condizione esistenziale: "nulla è più importante del fatto che vivo e sono un uomo”.
In questo testo, il poeta non si limita a denunciare l’ipocrisia e l’egoismo del mondo: li combatte con la parola, con la memoria, con la fede nella dignità umana.
Libertà è una poesia che non chiede di essere spiegata, ma riconosciuta. È un grido silenzioso, un atto di resistenza, un dono.
Nessun commento:
Posta un commento