Cammino, Signore,
sul filo teso della storia,
tra il rumore dei carri
e il pianto dei bambini.
Non ho armi,
ma ho voce.
Non ho potere,
ma ho memoria.
Tu sei il Dio dei perseguitati,
dei poveri,
dei dimenticati
degli scartati
Tu sei il Dio che non si schiera con i forti,
ma con chi resiste nel silenzio.
Abbiamo visto città cadere,
case svanire,
volti sparire nella polvere.
Ma non abbiamo smesso di cantare,
di scrivere,
di credere.
La resistenza non è odio,
è fedeltà.
È restare umani
quando tutto intorno si disumanizza.
Fa’ che il nostro passo sia leggero,
ma deciso.
Fa’ che il nostro cuore non si indurisca,
ma si apra come ferita che guarisce.
Siamo stanchi,
ma non vinti.
Siamo pochi,
ma non soli.
Tu sei il Dio che cammina con noi
tra le rovine,
tra le frontiere,
tra le notti senza sonno.
E se il mondo tace,
noi canteremo.
E se il mondo dimentica,
noi racconteremo.
Perché resistere è pregare,
è amare,
è ricominciare.
Giovenale Nino Sassi
@Reserved
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