domenica 18 gennaio 2009

Giovanni Marradi - Neve in campagna

Julien Dupré (1851 - 1910) - Rehs Galleries, Inc
.
Tacitamente nevica su i rami,

su i campi muti; e tutto imbianca un gelo,
tutto agghiaccia un oblio. Par che dal cielo
piova silenzio, e pare un sogno il mondo
.
GIOVANNI MARRADI.
.

-Poeta, nato il 21 settembre 1852 a Livorno, dove morì il 6 febbraio 1922. Studiò sotto G. Chiarini, che l' avviò alla letteratura, nel liceo di Livorno; poi nella facoltà di lettere di Firenze,ma non giunse alla laurea perché insofferente della disciplina filologica di quei maestri. Prestissimo lasciò da parte la critica, pure scrivendo talvolta buone pagine ( notevoli quelle ostili alla poesia di Giacomo Zanella ), e si diede tutto all'arte.
Aveva una straordinaria facilità di verseggiare quasi improvvisando, così pronta e copiosa vena, della quale un carattere capitale è la melodia fluente, troppo concedette nella sua prima maniera e anche poi.
Insegnò nelle scuole medie di Ceccano, Chieti, Spoleto, e altre, finché il ministro F. Martini non lo nominò provveditore agli studi nella sua città natale.
Trascorse la vita fuori dalle competizioni e dalle faccende, quietamente, compiacendosi della stima degli amici,e pago degli applausi che le sue felici recitazioni pubbliche di versi patriottici gli procurarono in varie città.
Gli difettarono il vigore del pensiero e gl' impeti dell' animo ; pure ciò che ebbe in cuore disse efficacemente con un calore lirico chevibra nelle immagini e nella numerosa eloquenza. Quantunque restasse, più o meno, sempre nel cerchio del carduccianesimo appariscente, pure si sbaglierebbe chi lo considerasse soltanto sotto un tale aspetto.
Il Marradi infatti cercava di far sentire i pae-saggi,azioni eroiche, situazioni sentimentali, lasciandosi andare con spontaneità a ma-
niere di verso e di strofe ben diverse dalle carducciane, che un certo influsso esercita-
rono per alcun tempo su qualche seguace del Carducci,come,ad esempio,nelle sue prime esercitazioni,sul Manni.Per contrario, l' arte del Marradi pur mantenendo le sue fondamentali qualità, si valse di ciò che talora le si offriva come omogeneo in poeti contemporanei, onde si nota in lui un pro- gressivo sollevamento dagli effetti sonori a quelli dell' immaginazione, e dalla vagasentimentalità al convincimento di alcuneidee patriottiche e umane.

2 commenti:

Pennellina ha detto...

Bello il tuo blog ..... molto bello
Ti linko fra i miei preferiti

Paola

CARLA NATALI ha detto...

Che bel collegamento: da te a me....
Un sorriso.