venerdì 5 giugno 2009

Alessandro Parronchi - Gatti

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Quando una volta libero dai lacci
d’un’esistenza troppo a lungo spintasi
queste ossa liberando in volo eterno
io ritrovi la pace, come vivere
un mondo senza quelle meraviglie
che a quando a quando allietarono in vita?
Così sedendo assorti nel respiro
scambievole di un universo amico
che sorpresa sentirsi accanto il pelo,
le fusa di uno, o tanti che ci amarono,
gatti, cari compagni avvicendatisi!
Non i soli, ma i più discreti, i soli
a salvare fresche oasi di silenzio
e di concentrazione.

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