mercoledì 17 giugno 2009

Gianni Grillo... un poeta contemporaneo


GIULIETTA.

Non appena imboccata la strada in terra battuta
Giulietta rallenta; i sassi sparano sotto le gomme
ed alle spalle s’innalza una nuvolaglia di polvere.
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Suonano le trombe allarmando un ciclista che
rischia di rovesciarsi, e di cadere dentro la roggia
Un bimbo si affaccia curioso sull’aia della cascina,
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galline starnazzanti tentano spaurite di alzare il volo,
un paio di cani randagi, abbaiando in coro, si gettano
all’inseguimento della vettura. Lei mi siede accanto
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e, impertinente, mi sorride con espressione infantile.
Ride, di una risata piena e sonora, da donna grande
ed io ne resto ammaliato, ferito, dal primo istante
.
in cui l’ho vista: mentre colgo il silenzioso piacere
di scambiarci promesse guardandoci negli occhi,
come fosse l’automobile la nostra alcova d’amore.
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(Gianni Grillo)

Il mio commento alla poesia 



Immagini, parole, poesia… c’è tutto.

Una nuvola di polvere si avvicina seguendo le curve della strada. Si avvicina accompagnata da un rumore assordante che non aveva mai sentito.

Un borbottio sordo, metallico, esce dalla nuvola insieme al muso di una vettura simile ad un’ ape. Mai aveva visto una vettura tanto potente… Nulla a che vedere con il furgoncino del padre.

‘’Papà, papà,… vieni, ….una macchina !…una macchina!!! ‘’

‘’E’ una Giulietta Spider’’ disse il padre

L’aveva sognata quella macchina , 4 cilindri … 1290 cmc, 50 cavalli di potenza , cambio manuale a 4 marce.

Veniva verso di loro ad una velocità inaudita. Che ci fa una macchina in questo deserto di case…

Corre verso il nulla inseguita dall’abbaiare dei cani.. ..una nuvola, una nuvola di polvere che si allontana, raggiunge la curva a gomito e scompare.

Immagini, parole, poesia… c’è tutto.

A mio avviso, per comprendere la poesia bisogna percorrere le tue strade ( i pensieri), il succedersi delle situazioni, il rumore delle gomme sullo sterrato, la nuvola di polvere, le galline che starnazzano, l’abbaiare dei cani, l’incauto ciclista, il bambino curioso e quindi lei... bella e dolce come il miele...

Immagini, parole… … E scopri che la poesia fluisce viva.

Lentamente segue il racconto … Esce dalla polvere degli anni come un dono che sgorga inaspettato…

Bisogna risalire alle sorgenti per alimentarsene.

Bisogna trovare la mappa dei pensieri che, adagiati in angoli di memoria riemergono come preziosa acqua di sorgente.

''Ogni poeta è critico di se stesso perché alle sorgenti si incontra con i predecessori, '' lungamente studiati , appassionatamente coltivati, in una sola parola :  ''amati’’…

Sono venuto a trovarti, Gianni  e alla sorgente della tua poesia ho cercato i tuoi predecessori…

Ho indagato il reticolo dei rimandi , gli echi, le colleganze che fanno la tua educazione alla poesia, gli esiti personali da te raggiunti , … il cammino che hai intrapreso : ombre e lontananze soffuse di una malinconia nostalgica, si direbbe, nonostante l’ironia.

  Non posso entrare (oltre) nel testo,  - non sono un critico letterario ma uno che ama la Parola -  posso però aggiungere che in molte pagine di Pratolini, di Baricco e di altri ancora c’è tanta, tanta poesia.

La poesia raccontata, forse, è la più difficile e bella


 Giovenale Nino Sassi








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