lunedì 1 marzo 2010

La journée sans immigrés: 24h sans nou - primo sciopero dei migranti


Vestito idealmente di Giallo aderisco simbolicamente allo sciopero indetto dal movimento non violento 1 Marzo che riunisce persone di ogni provenienza, genere, fede, educazione e orientamento politico.



Ripenso alle nostre migrazioni, a quando noi italiani, spinti dalla necessità di trovare un lavoro emigravamo verso il ''Nord'' che chiedeva braccia capaci di produrre ricchezza e benessere.
Ripenso ai sentimenti che abbiamo provato lasciando la terra, la casa e la famiglia che ci aveva generati spinti da un male incurabile : il bisogno!

Un fenomeno che riguardò un gran numero di uomini e di donne .


La valigia vecchia
legata con lo spago
ha preso il treno
per andare a nord.

S’è fermata alla stazione
grigia oltre frontiera ...

è scesa
e adesso sta
in un canto ad aspettare
di tornare
verso il sole dei paesi del sud.




Emigrare è un po’ morire .
Muori alla terra che stai lasciando, alla madre che ti ha visto crescere, all’ambiente che ti ha formato, alla sposa…... Perdi l’orizzonte che hai conosciuto, i monti e le strade, le tue strade…

Conosco storie
e odori di terre diverse.

Colline verdi,
ieri,
fresca acqua di fonte.
Vecchia casa ad angolo sul mondo
da te partono
le mie traiettorie
sempre
il giorno dopo il riposo.


"La journée sans immigrés: 24h sans nous"
dicono gli immigrati

L’iniziativa si collega alla protesta che avrà luogo, nello stesso giorno, in Francia . Anche altri paesi, come la Grecia e la Spagna, si stanno mobilitando per mettere insieme sotto la stessa tshirt gialla stranieri, cittadini dell’Unione Europea, seconde generazioni di immigrati e «chiunque condivida il rifiuto del razzismo e di ogni forma discriminatoria». L’iniziativa si ispira al movimento di protesta dei latino-americani negli Stati Uniti nel 2006 contro la politica di immigrazione. In Italia saranno sessanta le piazze che domani si tingeranno di giallo, «per sostenere l’importanza dell’immigrazione per la tenuta socio-economica del Paese», come ha annunciato il comitato
Primo Marzo 2010 - Una giornata senza di No
i.

Tam - Tam
e tutto tace.
Tam,
e sale la protesta.
Tam,
è un coro.
Tam - Tam
sui tubi di ferro per dire rinnovo.
Tam,
poi basta: domani al lavoro
sperando che resti
il rumore del suono

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