mercoledì 24 marzo 2010

Trilussa - La verità

Renè Magritte

La Verità che stava in fonno ar pozzo
Una vorta strillò: - Correte, gente,
Chè l’acqua m’è arivata ar gargarozzo! -
La folla corse subbito
Co’ le corde e le scale: ma un Pretozzo
Trovò ch’era un affare sconveniente.
- Prima de falla uscì - dice - bisogna
Che je mettemo quarche cosa addosso
Perchè senza camicia è ‘na vergogna!
Coprimola un po’ tutti: io, come prete,
Je posso dà’ er treppizzi, ar resto poi
Ce penserete voi...

- M’assoccio volentieri a la proposta
- Disse un Ministro ch’approvò l’idea. -
Pe’ conto mio je cedo la livrea
Che Dio lo sa l’inchini che me costa;
Ma ormai solo la giacca
È l’abbito ch’attacca. -

Bastò la mossa; ognuno,
Chi più chi meno, je buttò una cosa
Pe’ vedè’ de coprilla un po’ per uno;
E er pozzo in un baleno se riempì:
Da la camicia bianca d’una sposa
A la corvatta rossa d’un tribbuno,
Da un fracche aristocratico a un cheppì.

Passata ‘na mezz’ora,
La Verità, che s’era già vestita,
S’arrampicò a la corda e sortì fôra:
Sortì fôra e cantò: - Fior de cicuta,
Ner modo che m’avete combinata
Purtroppo nun sarò riconosciuta!




Trilussa è lo pseudonimo di Carlo Alberto Salustri (1871-1950), un poeta famoso lper le sue poesie e i sonetti in dialetto romanesco.
Personaggio popolarissimo, ricevette grandi apprezzamenti sia per i suoi testi sia per la sua abilità di lettore delle proprie opere.
I suoi brani si contraddistinguono per una spiccata nota di satira politica e sociale.
Trilussa è stato nominato Senatore a vita nel 1950

1 commento:

marcella candido cianchetti ha detto...

il grande trilussa non conoscevo questa poesia grazie e buona giornata