Botticelli
Di seguito riporto un brano tratto dalla sua opera.
In questi giorni ho ricevuto in dono alcuni libri scritti da Pietro Ubaldi, nato a Foligno il 18 agosto 1886 e definito da alcuni il ''profeta del terzo millennio'' . Candidato al premio Nobel, il sistema dell'universo da lui descritto fu definito da Alberto Einstein '' dolce e leggero '' e il volume '' La grande sintesi '' fu reputato da Enrico Fermi '' un quadro di di filosofia scientifica ''
Di seguito riporto un brano tratto dalla sua opera.
... la verità è un'astrazione e ciò che esiste di fatto sono le persone che vi credono; e vediamo che una verità esiste in terra in quanto e fino a quando vi sono quelle persone che vi credono.
E' un fatto che nel nostro mondo non esiste una verità universale. La vediamo invece polverizzata in infinite verità particolari, quelle di ciascuna di queste persone.
Esse però rappresentano il punto di partenza e il materiale primo di una ricostruzione della verità universale .....[ .... ] .... alla concezione di una verità sempre più vasta si arriva attraverso l'unificazione delle relative verità particolari. Certo la verità universale assoluta esiste. Ma essa è lontana meta dell'evoluzione e oggi per l'uomo esiste solo nella misura data dall'approssimazione in proporzione allo sviluppo della sua forma mentale.
Quello che di fatto oggi troviamo in terra sono dunque degli aggruppamenti di individui di forma mentale affine, i quali per questo sostengono una comune verità a loro relativa e valida per il loro gruppo.
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