sabato 10 aprile 2010

Peter Huchel - Strade, strade

Magritte
Sera strangolata, precipizi
del tempo.
Strade, strade, incroci
della fuga. Solchi
di carri sulle distese
che con gli occhi di cavalli uccisi
fissavano il cielo in fiamme.

Notti di fumo nei bronchi,
di duro fiato di gente in fuga,
quando spari colpivano il tramonto.
Da una porta spezzata
zitti uscivano ceneri e vento,
un fuoco
che imbronciato masticava l’ostilità.

Morti,
scagliati oltre i binari,
il grido soffocato
come un sasso alla gola.
Un panno nero
ronzante di mosche
chiudeva le ferite.



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Chausseen, chausseen (Strade, strade) è il secondo volume di liriche [dopo Gedichte (poesie), del 1948 ] di Peter Huchel ( 1903 – 1981). Fu pubblicato nella Germania Ovest nel 1963. La raccolta segna, probabilmente, la sintesi più alta di una poesia in cui presenza naturale e segni politico – sociali si compenetrano vicendevolmente in una serie di rimandi simbolico – metaforici non completamente identificabili o risolvibili in un’unica direzione.
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Peter Huchel nasce a Berlin-Lichterfeld il 3 aprile 1903, figlio di Friedrich Huchel, funzionario ministeriale, e Marie Huchel, nata Zimmermann. A causa della malattia della madre trascorre la sua infanzia nella fattoria del nonno materno, Friedrich Zimmermann, a Alt-Langerwisch, nella marca del Brandeburgo.

Dopo il liceo a Potsdam studia letteratura e filosofia a Berlino (1923), Friburgo (1925) e Vienna (1926). Successivamente soggiorna in Francia (1926-28), nei Balcani ed in Turchia (1929-31).

Nel 1930 sposa a Potsdam Dorothea Lassel, si stabilisce a Berlino e collabora alle riviste "Die literarische Welt" e "Das innere Reich".

Dal 1941 al 1945 è soldato in un'unità contraerea presso Berlino. Nell'aprile 1945 viene fatto prigioniero dai sovietici ed internato a Rüdersdorf, ad est di Berlino, dove organizza manifestazioni culturali. Tornato in libertà, lavora a Berlino, dapprima come consulente, poi come direttore artistico e infine come direttore di redazione della radio di Berlino Est, autorizzata dai sovietici.

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Nel maggio 1971 le autorità della RDT concedono ad Huchel e famiglia il visto d'uscita.
Dapprima è ospite della Deutsche Akademie für Sprache und Dichtung presso Villa Massimo a Roma. Seguono viaggi in Belgio, Inghilterra, Olanda, Italia, Norvegia, Austria e Svizzera.
Nel 1972 Huchel si trasferisce nella RFT, a Staufen presso Friburgo. Pubblicazione presso la Suhrkamp Verlag di Frankfurt a.M. della raccolta Gezählte Tage. Sempre nel 1979: Jakob-Burckhardt-Preis di Basilea; Eichendorff-Preis della città di Monaco.
Pubblicazione presso la Suhrkamp Verlag dell'ultima raccolta poetica, Die neunte Stunde.
1980: Reinhold-Schneider-Preis der Stadt Freiburg. Dal 1978 soffre di una polineuropatia che provoca la graduale perdita della parola. Muore il 30 aprile 1981, all'età di settantotto anni.

1 commento:

Ojo de fuego ha detto...

Bueno... Sólo te puedo hablar sobre el cuadro. Me fascina Magritte. Sus cuadros confunden, atrapan, te hacen vivir una realidad tergiversada pero limpia de naturalidad, como si se tratara del día a día.
Fascinante.
Besos