martedì 14 settembre 2010

William Shakespeare - Quando seguo l'ora


Quando seguo l'ora che batte il passar del tempo
e vedo il luminoso giorno spento nella tetra notte,
quando scorgo la viola ormai priva di vita
e riccioli neri striati di bianco,
quando vedo privi di foglie gli alberi maestosi
che un dì protessero il gregge dal caldo
e l'erbe d'estate imprigionate in covoni
portate su carri irte di bianchi ed ispidi rovi,
allor, pensando alla tua bellezza, dubbio m'assale
che anche tu te ne andrai tra i resti del tempo,
perché grazie e bellezze si staccan dalla vita
e muoiono al rifiorir di altre primavere:
e nulla potrà salvarsi dalla lama del Tempo
se non un figlio che lo sfidi quand'ei ti falcerà.

Bartolomé Esteban Murillo

1 commento:

Laura Dal Moro ha detto...

La bellezza ha sempre un ruolo primario. Penso a "Il Piacere" di d' Annunzio. Scusa se sono un pò scostante in questo periodo, ma mi sto organizzando per via del piede. Sono molto a rilento. A presto.