martedì 22 maggio 2012

“Le nostre vite senza ieri” di Edoardo Nesi


Vincent Van Gogh


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Non sono tempi spensierati i nostri. Leggiamo i giornali, guardiamo la TV, sbirciamo con amarezza il nostro conto in banca, compriamo solo in saldo, risparmiamo sulle cene fuori, anche se i ristoranti sono sempre pieni, cambiamo lavoro e poi ancora e poi ancora. Fino a quando non ci manca anche il lavoro precario che avevamo e iniziamo a cercare un altro lavoro. E così all’infinito. Poi ci sono i debiti contratti quando si stava meglio,  perché c’è stato un periodo in cui si stava meglio, ma sembra così lontano e sbiadito che quasi lo ricordiamo appena.

Sono tempi di austerity e impariamo a non crescere, a non progredire, a perdere quello che avevamo, a rinunciare, a sopravvivere. È un destino amaro, quello dei giovani italiani, ma non ineluttabile. Le nostre vite senza ieri, il nuovo libro di Edoardo Nesi, Premio Strega 2011 con Storia della mia gente, è rivolto proprio ai giovani che, loro malgrado, vivono questo lento declino italico.
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Vincent Van Gogh
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Nesi ha una speranza: che i giovani possano davvero cambiare le cose, che le giovani generazioni dimentichino il loro “ieri” per affrontare con tenacia e aggressività i loro “domani”.
Che abbiamo idee nuove che i loro genitori non possano capire (altrimenti non sarebbero davvero nuove), che usino la Rete per cambiare il loro mondo.
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Vincent Van Gogh
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 Dove andranno i giovani di oggi ? ....più di una generazione sembra perduta, sacrificata sull'altare del ''sistema'' che non rinuncia ai suoi riti

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