giovedì 18 ottobre 2012

Biagio Marin - BRUCIA IL MONDO

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Gauguin
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BRUCIA IL MONDO

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Brucia il mondo
come un bosco in agosto;
urla nel vento
di giorno e di notte la guerra;
gli uomini ammazzano i loro fratelli
e trema la terra.
Io, guardo le stelle nei cieli,
alle nuvole d'oro, che il vento disperde,
all'ultimo raggio verde che incanta la Terra.
Eterni sono i mondi celesti,
più eterni sono i cieli ed i grandi pensieri.
Quando tacciono i cannoni e le bombe
fa tanto silenzio sul mondo,
e l'erba continua a fiorire,
sereno si dilata il cielo profondo,
il sole torna biondo,
come ogni giorno.
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Gauguin
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Biagio Marin nacque a Grado nel 1891 (morì nel 1985). Si è sempre mantenuto fedele alla linea inaugurata nel 1912 con la prima raccolta in dialetto gradese, Fiuri de tapo. Legato da radici profondissime alla propria terra e ai motivi di una cultura arcaica marinara, ha costruito una elegia che esprime l'amore, le gioie e i dolori dell'esistenza, le memorie del passato, con un canto tra il quotidiano e il magico, dove il dialetto acquista particolari risonanze. Nel volume I canti de l'isola (1951) sono confluite le sue poesie giovanili. Tra le altre raccolte si ricordano: Dopo la longa istae (1951), Elegie istriane (1963), El mar de l'eterno (1967), Al sol calào (1974), Pan de pura farina (1976), Stele cagiú e (1977), In memoria (1978), Nel silenzio più teso (1980), La vose de la sera (1985). Un'ampia raccolta di inediti si trova anche nel volume Poesie (1981).
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Gauguin
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Quanto più muoio
nel mondo
presenza intermittente
e luce che si spegne, da ponente
tanto più nella vita m’innamoro.
E del suo ridere che fa fiorire l’aprile
e del miele che ha in bocca,
la prima neve già fiocca
sia pure lenta e gentile.
melodioso l’andare per strada
nell’ondulare dell’anca molle
che ondeggia come fa il canneto
nel maestrale disteso dell’estate.
Musica in lei e in tutta la persona
che tutta quanta suona
di quella gioia che mi inciela.
Quella musica tutta mi intona
fa di me corrente d’acqua viva
che si perde in mare senza rive
e solo il perdimento suo ragiona.
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Biagio Marin

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Gauguin

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