EUROPA
A denti stretti, anche la Commissione europea accetta di mettere tra parentesi la regola chiave del Patto di stabilità e di crescita: di fronte alla crisi finanziaria i governi dell’Ue potranno lasciar salire il deficit di bilancio oltre il 3% del Prodotto interno lordo, e rinviare a tempi migliori politiche che portino i conti «in pareggio o vicino al pareggio».
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ITALIA Senza limiti Il governo non stanzia una cifra specifica.Via libera alla possibilità del Tesoro di poter acquistare azioni di banche in crisi. Intervento che può arrivare al «commissariamento». Da Bankitalia un paflond di 40 miliardi in titoli di alta qualità da scambiare con asset di qualità inferiore. Garantiti i depositi bancari fino a 103mila euro.
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G li islandesi sembrano ormai rassegnati al proprio destino ed accolgono con nordica filosofia la notizia che la loro Borsa è crollata del 76.13% nella giornata di ieri, esponendo praticamente la loro isola al rischio di insolvenza.
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GERMANIA Locomotiva sul binario della recessione L’economia più grande d’Europa è ormai «sull’orlo della recessione»: il monito arriva dai principali centri studi di Germania, Austria e Svizzera e anche la cancelliera tedesca Angela Merkel – nonostante il maxi piano anti-crisi – mette in guardia il Paese contro gli eccessi di ottimismo.
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Berlusconi: «crisi avra' riflessi sull'economia reale»
«Il Tesoro sta lavorando con la Consob a un emendamento per dare a imprese possibilità di difendersi» ha dichiarato il premier Silvio Berlusconi. «Confermo che il Tesoro sta lavorando con la Consob a un emendamento sulla passivity rule per dare alle imprese la possibilità di difendersi». Berlusconi, conferma così il rischio opa ostile su imprese italiane a causa della crisi internazionale, confermando «le notizie che vengono dai paesi produttori del petrolio» su questo interesse. Berlusconi preannuncia un emendamento che sarà «varato nei prossimi giorni» che consenta «aumenti di capitale, acquisizioni di proprie azioni e fusioni».
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SPECULAZIONE - «La Borsa è anche teatro della speculazione» aveva affermato in precedenza il premier ai cronisti che gli chiedevano un commento sull'andamento negativo delle Borse. «Voi sapete - prosegue - che si possono realizzare utili sia quando le Borse sono al massimo, sia quando sono al minimo livello. Io credo che ci sia in atto un'attività di questo tipo». «Ho notizia - ha poi aggiunto Berlusconi - che i paesi produttori di petrolio che hanno molti fondi stanno acquistando massicciamente sui nostri mercati». Secondo Berlusconi, «ora ci sono ottime occasioni per chi, disponendo di capitali, penso a certi fondi sovrani, volesse proporre opa ostili».
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CRISI - Il presidente del Consiglio oltre ad aver auspicato l'ingresso della Russia nell'Unione Europea, aveva detto che la crisi finanziaria comporterà riflessi negativi sull'economia reale. «Io mi auguro che non ci sia una recessione, ma certo ci sarà qualche riflesso negativo sull'economia reale. Al momento opportuno cercheremo di intervenire con le decisioni più appropriate. Oggi come oggi non ne abbiamo parlato e stiamo a vedere cosa succede». Risponde così il premier Silvio Berlusconi, a margine della riunione del Ppe, ai cronisti che gli chiedono se tema il pericolo di una recessione a seguito della crisi finanziaria.
A denti stretti, anche la Commissione europea accetta di mettere tra parentesi la regola chiave del Patto di stabilità e di crescita: di fronte alla crisi finanziaria i governi dell’Ue potranno lasciar salire il deficit di bilancio oltre il 3% del Prodotto interno lordo, e rinviare a tempi migliori politiche che portino i conti «in pareggio o vicino al pareggio».
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ITALIA Senza limiti Il governo non stanzia una cifra specifica.Via libera alla possibilità del Tesoro di poter acquistare azioni di banche in crisi. Intervento che può arrivare al «commissariamento». Da Bankitalia un paflond di 40 miliardi in titoli di alta qualità da scambiare con asset di qualità inferiore. Garantiti i depositi bancari fino a 103mila euro.
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G li islandesi sembrano ormai rassegnati al proprio destino ed accolgono con nordica filosofia la notizia che la loro Borsa è crollata del 76.13% nella giornata di ieri, esponendo praticamente la loro isola al rischio di insolvenza.
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GERMANIA Locomotiva sul binario della recessione L’economia più grande d’Europa è ormai «sull’orlo della recessione»: il monito arriva dai principali centri studi di Germania, Austria e Svizzera e anche la cancelliera tedesca Angela Merkel – nonostante il maxi piano anti-crisi – mette in guardia il Paese contro gli eccessi di ottimismo.
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Berlusconi: «crisi avra' riflessi sull'economia reale»
«Il Tesoro sta lavorando con la Consob a un emendamento per dare a imprese possibilità di difendersi» ha dichiarato il premier Silvio Berlusconi. «Confermo che il Tesoro sta lavorando con la Consob a un emendamento sulla passivity rule per dare alle imprese la possibilità di difendersi». Berlusconi, conferma così il rischio opa ostile su imprese italiane a causa della crisi internazionale, confermando «le notizie che vengono dai paesi produttori del petrolio» su questo interesse. Berlusconi preannuncia un emendamento che sarà «varato nei prossimi giorni» che consenta «aumenti di capitale, acquisizioni di proprie azioni e fusioni».
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SPECULAZIONE - «La Borsa è anche teatro della speculazione» aveva affermato in precedenza il premier ai cronisti che gli chiedevano un commento sull'andamento negativo delle Borse. «Voi sapete - prosegue - che si possono realizzare utili sia quando le Borse sono al massimo, sia quando sono al minimo livello. Io credo che ci sia in atto un'attività di questo tipo». «Ho notizia - ha poi aggiunto Berlusconi - che i paesi produttori di petrolio che hanno molti fondi stanno acquistando massicciamente sui nostri mercati». Secondo Berlusconi, «ora ci sono ottime occasioni per chi, disponendo di capitali, penso a certi fondi sovrani, volesse proporre opa ostili».
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CRISI - Il presidente del Consiglio oltre ad aver auspicato l'ingresso della Russia nell'Unione Europea, aveva detto che la crisi finanziaria comporterà riflessi negativi sull'economia reale. «Io mi auguro che non ci sia una recessione, ma certo ci sarà qualche riflesso negativo sull'economia reale. Al momento opportuno cercheremo di intervenire con le decisioni più appropriate. Oggi come oggi non ne abbiamo parlato e stiamo a vedere cosa succede». Risponde così il premier Silvio Berlusconi, a margine della riunione del Ppe, ai cronisti che gli chiedono se tema il pericolo di una recessione a seguito della crisi finanziaria.
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