giovedì 13 novembre 2008

Arthur Rimbaud


OPERAI
.
O quella calda mattina di febbraio! Il Sud
inopportuno venne a riportare a galla i nostri ricordi
d'indigenti assurdi, la nostra giovine miseria.
.
Henrika aveva una gonna di, cotone a quadretti
bianchi e bruni, che dovette esser portata nel secolo
scorso, una cuffia a nastri e un fazzoletto di seta. Ciò
era assai più triste d'un lutto. Facevamo un giro alla
periferia della città. Il tempo era coperto, e quel vento
del Sud eccitava tutti i cattivi odori dei giardini
devastati e dei prati disseccati.
.
Ciò non doveva stancare la mia donna quanto me.
In una pozzanghera lasciata dall'inondazione dei
mese precedente in un sentiero alquanto alto, ella mi
fece notare dei piccolissimi pesci.
.
La città, coi suo fumo e i suoi rumori di mestieri, ci
seguiva lontanissimo pci sentieri. O l'altro mondo,
l'abitazione benedetta dal cielo, e le ombre! Il Sud mi
ricordava i miserabili incidenti della mia infanzia, le
mie disperazioni d'estate, l'orribile quantità di forza e
di scienza che la sorte ha sempre allontanato da me.
No! non passeremo l'estate in questo avaro paese,
dove non saremo mai altro che orfani fidanzati.
Voglio che questo braccio indurito Più non trascini
una cara immagine.
.

Nessun commento: