mercoledì 27 aprile 2016




E' primavera, il freddo si scrudisce. 
Al soffio degli zefiri festosi 
via via tace la rabbia dell'inverno.
Catullo, è l'ora di lasciare i piani
della Frigia 
e la florida campagna 
di Nicea dove regna la calura. 
Voliamo alle città chiare dell'Asia. 
Il cuore fugge avido di viaggi, 
i piedi hanno il vigore della voglia. 
O dolci compagnie di amici, addio, 
partiti insieme da laggiù, da casa, 
di ritorno per strade disparate.


[Gaio Valerio Catullo - carme 46]

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