giovedì 28 aprile 2016

Nuno Júdice, Ecloga






Finalmente ho trovato il segreto,
la chiave di cristallo che apre ciò che scrivo,
e un po' ne ho paura.
Forse nell'infinità dei campi
dove, sul limitare del fiume, fiorisce il giglio
ho visto le tracce che hai lasciato
così come te - in un miraggio di tempo -
hai visto me all'ombra di quel dirupo.
Se la tua bocca, appena aperta
in un delirio di melograni,
mi ha toccato appena al di là del sogno,
io non me lo ricordo.
Quel che invece rammento,
nel flusso impreciso delle memorie notturne,
è la vampa rovente
di un pensiero d'amore.
Una pura e semplice ipotesi d'amore.


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