domenica 11 maggio 2008

Domenica di Pentecoste




Ombre di nubi, di collina in collina inseguono il vento. Il soffitto del cielo rompe i valichi disegnando armonie primaverili che invado le strade e i vicoli che rapidi scendono a valle.
Esco di casa, raggiungo la piazza, passo davanti l’edicola, acquisto il giornale.
E’ la domenica di pentecoste ! la gente sciama dalla chiesa disegnando colori di festa, antiche armonie sotto il sole del mattino. C’è poesia nei volti, nei gesti, c’è pace.

A casa apro un libro di Rabindranath Tagore, poeta indiano dal talento eccezionale che alla poesia sapeva alternare la musica, la filosofia, l’arte, la politica.
E’ il poeta della gioia e della speranza nonostante la catena di lutti che, numerosi, hanno attraversato la sua vita.
Egli, nonostante i lutti e le avverse situazioni non si è chiuso in se, non si è murato in se stesso e infatti scrive, “..murato in te è solo notte. Apri gli occhi e fuori di te troverai luce infinita”.….troverai le infinite bellezze con cui Dio si rende visibile … un fiore di campo che sale, l’acqua di un ruscello che cerca la valle, le stelle, l’amore.

Signore, il mio occhio Ti cerca, / io non Ti vedo; / cerco la via: / eppure mi sento contento. / Il mio cuore è nella polvere, / elemosina alla tua porta, / Ti chiede compassione, / non ricevo grazia, / aspetto soltanto. / Eppure sono contento.

Abituati ai fiori del male e a stagioni all’inferno possiamo dire che la poesia di Tagore racconta la vita che si rinnova giorno dopo giorno.
Quasi una Pentecoste che rigenera, che purifica, che spegne l'incendio del male e accende il fuoco dell'amore divino.

Chi sei tu, lettore, che leggerai le mie poesie / tra cento anni ? / Non posso mandarti un solo fiore di questa ricca primavera, / ne darti un solo raggio d’oro delle nuvole che mi sovrastano / Apri le tue porte, guardati intorno. / Nel tuo giardino in fiore cogli i fragranti ricordi / dei fiori sbocciati cento anni fa. / Nella gioia del tuo cuore che tu possa sentire / la vivente gioia che canto, in un mattino di primavera, / mandando la sua voce lieta, attraverso cento anni.



Un altro grande poeta… San Francesco d'Assisi ha scritto versi indimenticabili di elevazione al Dio della vita … nel suo Dolce sentire

(Dolce Sentire)

Dolce sentire come nel mio cuore
ora umilmente sta nascendo amore
Dolce capire che non son più solo,
ma che son parte di una immensa vita
che generosa risplende intorno a me:
dono di lui, del suo immenso amor.
.
Ci ha dato il cielo e le chiare stelle,
fratello sole e sorella luna,
la madre terra con frutti, prati e fiori,
il fuoco, il vento, l' aria e l' acqua pura,
fonte di vita per le sue creature:

Sia laudato nostro Signore,
che ha creato l'universo intero
Sia laudato nostro Signore,
noi tutti siamo sue creature:
dono di lui, del suo immenso amor
Beato chi lo serve in umiltà.
.
Visita You Tube
www.youtube.com/watch?v=JPWpnwDw_nM

7 commenti:

Murawska Iwona ha detto...

This second paint is wonderfoul :) so realistic .. great ... Can I add Your blog to favorites ??

Nome : Giovenale Nino Sassi ha detto...

Yes you can, Iwona. It 'an honour for me to have you among my friends

Murawska Iwona ha detto...

:) have a nice day :)

Murawska Iwona ha detto...

I wrote new post about theatre play and I add some pic :)

Murawska Iwona ha detto...

I;m suprising that You understand so much :) it;s great .. Yes nazism was horrible time for polish people and this play is amaizing but very simple .. and what was great is that this play was in silesia dialect :) not everybody understand it

Murawska Iwona ha detto...

I was trying to chose pic wich can tell what play was about. Good night :)

marcella candido cianchetti ha detto...

adesso gironzolo per il tuo blog vedendo che mi sono persa buona giornata