sabato 3 aprile 2021

Destinatario sconosciuto

Oblivion
+ Il Covid 19, questo virus che muta continuamente e si adatta agli umani è … una grande guerra che nessuno ha dichiarato ma che stiamo vivendo. Ha i suoi campi di battaglia, le sconfitte e le vittorie, conta i suoi morti. E la stiamo perdendo. Conosco uno, solo uno, dei quattro Consiglieri Comunali dipendenti della ASL2 chiamato in causa per aver votato la sfiducia al Sindaco di Spoleto. E’ un uomo dalla schiena dritta, uno che vive sul fronte pandemico e lotta per salvare vite umane. Uno che meriterebbe un encomio solenne e la gratitudine della comunità locale. Uno dei migliori tra noi. Un eroe. C’è stato un errore? Non lo so e non mi entusiasma cercare tra gli attori di questa assurda storia chi lo ha commesso. Trovo, questo posso dirlo che la società spoletina si sta imbarbarendo e non mi piace. Abbassiamo, abbassate i toni. L’errore, l’eventuale errore è questo virus che non conosce l’etica delle cose. E’ un virus democratico. Colpisce tutti. In questi mesi ho assistito al fallimento dei principi negoziali che dovrebbero essere sempre perseguiti per portare frutti durevoli. Ognuno è andato per la sua strada e non ha compreso la complessità del problema che stavamo e stiamo ancora affrontando. C’è stato un errore? L’errore, se c’è stato, è nel sistema che si è trovato impreparato, disarmato davanti all’avanzare della pandemia. Un sistema che a mio avviso non è riuscito a programmare, progettare velocemente un cambio di passo efficace rispettoso del bene comune cioè di tutti. C’è anche altro? Parliamone più avanti e dopo l’emergenza, a guerra finita cioè in tempo di pace. Per chiudere aggiungo che l’Ospedale non andava depotenziato, ridotto al minimo cioè praticamente chiuso e il Sindaco che si è dimostrato il migliore possibile non andava sfiduciato. Questo, a mio avviso, l’errore di chi non ha saputo raccogliere il grido di dolore e di paura della gente che vive in questa nostra bellissima e amata città. Mi dispiace molto per i quattro Consiglieri Comunali. Meriterebbero tutti a quattro un encomio solenne e l’affetto di noi comuni cittadini per il lavoro che svolgono. ( Non sono un cibernauta e questo è il mio ultimo commento. Buona Pasqua a tutti e sia di vera resurrezione )

sabato 2 gennaio 2021

31 dicembre 2020

 


Cerco di coprire le voci del silenzio per andare oltre la zolla di mondo in cui mi muovo. E’ fatta di persone che hanno studiato ma non ci sono narratori, intellettuali ma cose così.

Un mondaccio, direbbe qualcuno, per molti versi ma alla fine è lì che pascolano le idee.
Vivevo (e vivo) in questo angolo di terra che è bello, essenziale, lontano dai fatti che accadono e quando è arrivato l’ospite indesiderato, il virus pandemico la zolla è diventata campo e il campo un orizzonte che guarda lontano.
Il tempo, il mio si era fermato con il terremoto che ha devastato il Centro Italia e la mia zolla, appunto
Che altro deve succedere, mi sono chiesto.
La pandemia ci ha fatto scoprire la fragilità dell’essere,
Ci dice che siamo ospiti di un pianeta unico, azzurro e bianco. Azzurro come i mari che lo ricoprono, bianco come le nuvole che corrono veloci spinte dai venti. Azzurro, verde e marrone come le foreste e le terre che i mari circondano. … un paradiso di vita immerso nell’immensità dell’Universo.
Nulla sarà come prima.
Il virus non rispetta i confini degli Stati e le leggi degli uomini. Non conosce l’importanza del prodotto interno lordo, non sa nulla di impresa, lavoro, consumo …
Mentre i ghiacciai si sciolgono, le stagioni cambiano, i terremoti devastano il virus ci dice che non siamo i padroni del pianeta
Lui, il nemico corre veloce, attacca e si moltiplica, muta per adeguarsi all’ambiente che incontra.
Il 2020, l’anno orribile che sta andando è suo
Quello che sta nascendo, il 2021 tornerà nostro se sapremo mettere ordine e cambiare.
Rispettando la natura rispettiamo noi stessi
Non vado oltre.
gsn
Emanuela Tenuzzo, Fiorella Borin e altri 12
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