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martedì 16 ottobre 2012

Giovanni Paolo II




 

« Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa! »

(Papa Giovanni Paolo II. Omelia della messa di inaugurazione del pontificato, 22 ottobre 1978.)
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 Papa Giovanni Paolo II, nato Karol Józef Wojtyła (in latino: Ioannes Paulus II; Wadowice, 18 maggio 1920Città del Vaticano, 2 aprile 2005), è stato il 264º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica (il 263º successore di Pietro) e 6º sovrano dello Stato della Città del Vaticano (accanto agli altri titoli connessi al suo ruolo). Fu eletto papa il 16 ottobre 1978. In seguito alla causa di beatificazione, il 1º maggio 2011 è stato proclamato beato dal suo immediato successore Benedetto XVI e verrà festeggiato annualmente nel giorno del suo insediamento, il 22 ottobre.
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 Nella storia della Chiesa, non capitava da circa un millennio che un papa proclamasse beato il proprio immediato predecessore.
Primo papa non italiano dopo 455 anni, cioè dai tempi di Adriano VI (1522 - 1523), è stato inoltre il primo pontefice polacco, e slavo in genere, della storia.
Giovanni Paolo II intraprese sin dal principio del suo pontificato una vigorosa azione politica e diplomatica contro il comunismo e l'oppressione politica, ed è considerato uno degli artefici del crollo dei sistemi del socialismo reale, già controllati dall'ex Unione Sovietica
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Combatté la Teologia della liberazione, intervenendo ripetutamente in occasione di avvicinamenti di alcuni esponenti del clero verso soggetti politici dell'area marxista. Stigmatizzò inoltre il capitalismo sfrenato e il consumismo, considerati antitetici alla ricerca della giustizia sociale, causa d'ingiustificata sperequazione fra i popoli e lesivi della dignità dell'uomo. Nel campo della morale, si oppose fermamente all'aborto e all'eutanasia, e confermò l'approccio tradizionale della Chiesa sulla sessualità umana, sul celibato dei preti, sul sacerdozio femminile.



I suoi 104 viaggi in tutto il mondo videro la partecipazione di enormi folle (tra le più grandi mai riunite per eventi a carattere religioso). Con questi viaggi apostolici, Giovanni Paolo II coprì una distanza molto maggiore di quella coperta da tutti gli altri papi messi assieme. Questa grande attività di contatto (anche con le generazioni più giovani, con la creazione delle Giornate Mondiali della Gioventù) fu da molti interpretata come segno di una seria intenzione di costruire un ponte di relazioni tra nazioni e religioni diverse, nel segno dell'ecumenismo, che era stato uno dei punti fermi del suo papato.
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Sul piano dei rapporti con l'Italia, i viaggi sottolinearono l'intenzione di separare l'aspetto politico da quello religioso, come il Pontefice stesso tenne a sottolineare, due anni dopo la revisione del Concordato, nel 1986, a Forlì, ricordando che il precedente papa a visitare quella città era stato Pio IX, in veste anche di capo di Stato: "Da allora, la situazione politica è profondamente mutata, ed è stata come tale ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa".
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Papa Wojtyła beatificò e canonizzò molte più persone di ogni altro pontefice: le persone da lui beatificate furono 1338 e quelle canonizzate 482, mentre i predecessori nell'arco dei quattro secoli precedenti avevano proclamato soltanto 300 santi. Il 14 marzo 2004 il suo pontificato superò quello di Leone XIII come terzo pontificato più lungo della storia (dopo quello di Pio IX e quello tradizionalmente attribuito a Pietro apostolo).

fonte Wikipedia  
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giovedì 20 gennaio 2011

Giovanni Paolo II - CAVA DI PIETRA



Non era solo
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I muscoli che alzavano la mazza,
gonfi di energia, lo innestavano
in una folla immensa.

Durò sinchè i suoi piedi
calcarono la terra.

Poi una pietra
gli frantumò le tempie,
gli spezzò le fibre del cuore.

Raccolsero il suo corpo, lo portarono
via in una lunga fila silenziosa.

Da lui grondava ancora la fatica,
i torti subiti.

Loro vestiti con le tute grigie,
le scarpe grosse nel fango,
erano il simbolo di tutto ciò che deve
cambiare nella situazione dell’uomo.

Il tempo si fermò sui contagiri,
le lancette scattarono
precipitando sullo zero.

La pietra bianca si avvinghiò al suo essere,
fece di lui stesso una pietra.

Chi toglierà la pietra dal suo corpo?
Chi crescerà di nuovo
pensieri fra le tempie fracassate?
Così si sgretola l’intonaco sui muri.

Lo stesero in silenzio
sopra un mucchio di ghiaia.
Venne affranta la moglie, venne
il figlio da scuola.

Fino a quando?
Deve passare ad altri la sua collera.
Essa era vista in lui
ad un amore suo, ad una
verità tutta sua.

Possono le generazioni utilizzarla
soltanto come pietra, privarlo del
suo significato autentico?

E di nuovo rimossero la ghiaia.
Il carrello riprese
a muoversi, tra i fiori.
La sega elettrica incise
nuovamente la cava.

Ma il compagno si porta via con lui
la struttura più intima del mondo.

Esploderà l’amore finalmente,
un giorno,
quanto più alimentato
dall’ira dell’oppresso.

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 Karol Wojtyla 
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Scritta da Sua Santità Giovanni Paolo II in
occasione di un incidente mortale sul lavoro, avvenuto
nella cava di calcare in cui aveva lavorato come manovale
dal 1940 al 1944.

giovedì 17 giugno 2010

Il Silenzio !


Fumatore di pipa è un dipinto ad olio su tela di cm 91 × 72 realizzato nel 1891 circa dal pittore francese Paul Cézanne.
È conservato al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.
Il soggetto del dipinto è un giovane contadino, lavoratore alla residenza del Jas de Bouffan di proprietà della famiglia Cézanne, che accettò di posare dietro modesto compenso. Al giovane sono dedicate ben tre tele del pittore.


Ci sono due tipi di silenzio
"C'è il silenzio tragico dell'incomunicabilità, e c'è il silenzio della fecondità e del coraggio, che è proprio di chi rinuncia a farsi sentire all'esterno per raggiungere nel profondo le radici della verità e della vita. Il nostro tempo ha bisogno di riscoprire la fecondità del silenzio, per superare l'effimero, la dissipazione dei suoni, delle immagini, delle chiacchiere che troppo spesso impediscono di sentire la voce di Dio ."

(Giovanni Paolo II)

venerdì 12 febbraio 2010

Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) -

Manzù

Sulla tua bianca tomba

Sulla tua bianca tomba
sbocciano i fiori bianchi della vita.
Oh quanti anni sono già spariti
senza di te - quanti anni?

Sulla tua bianca tomba
ormai chiusa da anni
qualcosa sembra sollevarsi:
inesplicabile come la morte.

Sulla tua bianca tomba,
Madre, amore mio spento,
dal mio amore filiale
una prece:
A lei dona l'eterno riposo.

Karol Wojtyła a dodici anni.


Giovanni Paolo II, (in latino: Ioannes Paulus II; Wadowice,18 maggio 1920 - Città del Vaticano, 2 aprile 2005), l'uomo venuto da lontano dedica questa dolcissima poesia alla madre Emilia Kaczorowska (1884) scomparsa nel 1929 per insufficienza renale e una malattia cardiaca congenita. Quando Karol, che aveva 9 anni, seppe della notizia disse: «Era la volontà di Dio».

Suo fratello maggiore, Edmund, di professione medico, noto anche come Mundek, morì nel 1932 per aver contratto la scarlattina all'età di 26 anni, da un paziente. La sorella Olga, invece, era morta poco dopo la nascita nel 1914 prima ancora, dunque, che Karol nascesse. Dopo la morte della madre Emilia, suo padre, un uomo molto religioso, si impegnò con tutte le forze per poter far studiare il figlio Karol.

La sua gioventù venne segnata da un intenso rapporto con l'allora numerosa e viva comunità ebraica di Wadowice.

venerdì 8 gennaio 2010

Giovanni Paolo II - dal '' Canto del Dio nascosto''




L’amore mi ha spiegato ogni cosa,

l’amore ha risolto tutto per me –
perciò ammiro questo Amore
dovunque Esso si trovi.

E poiché sono una distesa aperta al flusso silenzioso
che non ha nulla dell’onda tonante che non poggia
ai tronchi iridescenti
mi ha molto di un’onda quieta che scopre luce negli abissi
e alita questo chiarore su foglie non inargentate.

Perciò in quel silenzio io-foglia,
liberata dal vento,
non mi curo più di alcuno dei giorni inabissati
perché so che tutti s’inabisseranno.

venerdì 6 novembre 2009

Giovanni Paolo II

I migliori post


Da ''Il senso della Vita - meditazioni sull'amore''
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15.16 - Certo, l'uomo scopre la verità sempre in modo limitato, e può dirsi un pellegrino della verità . Ma ciò è ben diverso dal relativismo e dallo scetticismo. L'esperienColore testoza attesta infatti che la nostra mente, pur offuscata o indebolita da monteplici condizionamenti, è in grado di cogliere la verità delle cose, almeno quando si tratta di quei valori fondamentali che rendono possibile l'esistenza dei singoli e della società. Essi si impongono alla coscienza di ciascuno e sono un patrimonio comune dell'umanità. Non è forse ad esso che s'appella la coscienza comune quando condanna i crimini contro l'umanità, anche se avvallati da qualche legislatore ? in realtà la legge naturale, proprio perchè scolpita da Dio nel cuore, precede ogni legge fatta dagli uomini e ne misura la validità.
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sabato 2 agosto 2008

Santo subito


Spero che il post stra-cattolico venga accolto con ... diciamo considerazione .
Stamani ho ricevuto una lettera da Mons, Slawomir Odei, Postulante della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di DIO Giovanni Paolo II.

Scrive il postulante:

Egregio Signor Giovenale Nino Sassi,

Facendo seguito alla sua richiesta, Le invio in allegato alla presente 1 immaginetta con '' ex indumentis '' del Servo di Dio Giovanni Paolo II

Segue la firma.

E' un bellissimo ricordo di un Padre e di un uomo che ho molto amato.

lunedì 21 luglio 2008

Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla)


Essere in meditazione vuol dire vivere una vita da ribelle, avventurosa e coraggiosa.
L'altro modo di vivere è fingere di vivere - è la via dell'ego.
La società ti rispetta soltanto se sei una pecora...

domenica 30 marzo 2008


Giovanni Paolo II ci ha lasciato la Festa della Divina Misericordia prima di tornare alla casa del Padre proprio il giorno dei vespri alla Divina Misericordia.
Oggi è festa grande a Cracovia