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venerdì 28 giugno 2013

Carlos Drummond De Andrade Lettera da "Lezione di cose" (1962)

Lettera

È molto tempo, si, che non ti scrivo.
Sono invecchiate tutte le notizie.
Sono invecchiato anch'io: guarda, in rilievo,
questi segni su di me, non delle carezze

(così leggere) che mi facevi in viso:
sono ferite, spine, sono ricordi
lasciati dalla vita al tuo bambino, che al tramonto
perde la sapienza dei bambini.

La mancanza che ho di te non è tanto
all'ora di dormire, quando dicevi
"Dio ti benedica", e la notte si spalancava in sogno.

E quando, allo svegliarmi, vedo a un angolo
La notte accumulata dei miei giorni,
e sento che sono vivo, e che non sogno.



Carlos Drummond De Andrade
Lettera
da "Lezione di cose" (1962)
Albert Anker

Lettera

È molto tempo, si, che non ti scrivo.
Sono invecchiate tutte le notizie.
Sono invecchiato anch'io: guarda, in rilievo,
questi segni su di me, non delle carezze

(così leggere) che mi facevi in viso:
sono ferite, spine, sono ricordi
lasciati dalla vita al tuo bambino, che al tramonto
perde la sapienza dei bambini.

La mancanza che ho di te non è tanto
all'ora di dormire, quando dicevi
"Dio ti benedica", e la notte si spalancava in sogno.

E quando, allo svegliarmi, vedo a un angolo
La notte accumulata dei miei giorni,
e sento che sono vivo, e che non sogno.

martedì 28 maggio 2013

Carlos Drummond De Andrade - Notturno alla finestra dell'appartamento da "Sentimento del mondo" (1940)




Chagall


Silenzioso cubo di tenebra:
un salto, e sarebbe la morte.
Ma è soltanto, sotto il vento,
l'integrazione nella notte.

Nessun pensiero d'infanzia,
né nostalgia né vano proposito.
Esclusivamente la contemplazione
di un mondo enorme e immobile.

La somma della vita è nulla.
Ma la vita ha questo potere:
nell'oscurità assoluta,
come un liquido, circola.

Suicidio di ricchezza,  scienza …
L'anima severa si interroga
e subito tace. E non sa
se è notte, mare o distanza.
Triste faro dell'Isola Rasa.

domenica 26 maggio 2013

Carlos Drummond De Andrade - Lettera


Monumento a Carlos Drummond e Mario Quintana 
nella Piazza Alfàndega, a Porto Alegre

Lettera

da "Lezione di cose" (1962)


È molto tempo, si, che non ti scrivo.
Sono invecchiate tutte le notizie.
Sono invecchiato anch'io: guarda, in rilievo,
questi segni su di me, non delle carezze

(così leggere) che mi facevi in viso:
sono ferite, spine, sono ricordi
lasciati dalla vita al tuo bambino, che al tramonto
perde la sapienza dei bambini.

La mancanza che ho di te non è tanto
all'ora di dormire, quando dicevi
"Dio ti benedica", e la notte si spalancava in sogno.

E quando, allo svegliarmi, vedo a un angolo
La notte accumulata dei miei giorni,
e sento che sono vivo, e che non sogno.

Carlos Drummond De Andrade