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sabato 17 settembre 2016





Aprì la mente all'intelligenza
... la vita è un viaggio con le sue stazioni
Perché fermarsi a ciò che appare?
A ciò che brilla e seduce lo sguardo?
Prova a entrare nelle cose, 
negli eventi, nelle parole,
nei vissuti che giungono a te.
È lì che potrai capire veramente
e si sveleranno i significati
dei tuoi momenti di vita.
Leggere dentro fa la differenza.

gsn

domenica 1 giugno 2014

Strade, strade,





Strade, strade,
alcune corrono verso il nulla,
lontano da quello che vorremmo essere,
noi, figli della luce;
figli di tutto ciò che è buono, vero e giusto.
E la luce non si manifesta nel segreto,
non si nasconde.

Strade, strade …
alcune corrono verso il niente
altre si sfiorano ,
si allontanano e quando si uniscono
diventano destino.

Strade, strade …
alcune corrono verso il nulla,
altre si sfiorano 
alcune si uniscono
e quando si allontanano diventano memoria.
.
Giovenale Nino Sassi

mercoledì 14 agosto 2013

Incipit

Vincent Van Gogh


Ridevo e saltavo sul letto sorpreso dal via vai dei parenti che attraversavano la stanza diretti nella camera di mio padre.
Passavano in silenzio mentre io saltavo sul materasso, i volti in processione, pensosi e muti: gli zii, le zie, i cugini, i nonni.
Della notte, di quella notte ricordo il silenzio ed io che ridevo.
Mio padre era morto e non lo sapevo. Saltavo e ridevo in attesa di mia madre che sempre accorreva preoccupata ad interrompere il gioco.
Quella notte mia madre non venne a dirmi: fermati ! Vuoi romperti l’osso del collo?
La nonna diceva che ero un bambino troppo vivace; che avevo il verme solitario così, quando mi sgridava pensavo al verme che avevo dentro, da qualche parte ma non si vedeva.
Quella notte mia madre non venne a minacciare il verme, a riassettare amorevolmente le coperte e spegnere la luce.

Da quella notte la poesia scandisce il mio tempo.Racconta, accompagnandoli, i giorni che si susseguono. Racconta della nonna, della casa appena sotto la torre.
Di quello che eravamo, noi, davanti al focolare nelle sere d’inverno; di mia madre e delle nostre migrazioni, di quello che eravamo, che poteva essere e non è stato.
Smisi di essere un bambino vivace che saltava ridendo sulle coperte e faceva impazzire la nonna.

Per chi entra dalla piazzetta dell’erba, all’inizio di via del Trivio c’è un muro; un bastione messo per trattenere la soprastante via Cecili e il Chiostro di San Nicolo. Di lì passava mio padre tornando dal lavoro.
Quel muro, improvvisamente mi sembro altissimo; una barriera insuperabile come quei giorni e quelli che sarebbero venuti.
Volevo superare quel muro e tutti quelli che sarebbero venuti. Lo avevo promesso, lo avevo promesso a mia madre:
 “Non ti preoccupare” gli avevo detto " ti difendo io"
 Avevo sei anni.
 Non avrei più visto mio padre tornare dal lavoro costeggiando il muro di Via del Trivio.

venerdì 26 aprile 2013

Pensieri



(Antonello da Messina )
Leonardo


L’umanità ha fatto molti errori. Ma per fortuna , non si è mai sbagliata su un punto… Prima o poi si è sempre ricordata dei grandi geni della letteratura, dell’arte e della filosofia. Quelli che hanno espresso la ricchezza spirituale dell’uomo


(pensieri)


Botticelli


martedì 28 febbraio 2012

Buonanotte !


Tamara Lempicka
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Mi sono fermato per un saluto….
Non voglio disturbare i tuoi sogni,
sarebbe un peccato per il tuo riposo,
non devi sentire i miei passi
-piano piano chiudo la porta !
Passando ti scrivo sull'uscio
'' Buona notte ''
perchè tu possa vedere
che ho pensato a te.


sabato 13 giugno 2009

la poesia...

Giochi


La poesia ?
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La parola poetica, per molti, rappresenta una modalità conoscitiva privilegiata, complementare e necessaria alla ricerca di se o alla comprensione del mondo in cui viviamo.
Segna i passi, raccoglie le distanze e le racconta.
In alcuni, la ricerca poetica porta i segni di una continua spoliazione sino alla nudità estrema mentre per altri l’effervescenza creativa delle metafore scopre e rinnova simboli già acquisiti all’uso da immettere, ex novo, nel circuito letterario.
Altri sono alla ricerca continua di un dialogo ….. ininterrotto e intenso ….. con gli autori antichi e moderni, poeti o artisti realizzando una sorta di polifonia entro la quale il lavoro (la ricerca) artistico a latere agisce come impulso poetico. Un tentativo di arte totale. Forse ….
C’è poi chi, io probabilmente tra questi , scrive e basta, felice di farlo e non pretende altro cioè non cerca il consenso della critica e non pensa di arrivare a livelli più elevati.
(Non entra nella ‘’commercializzazione delle parole ‘’ …non mercanteggia l’essere, se lo è, poeta)Scrive, ed io lo sono quando mi riesce, felice di farlo, per vivere e comunicare. E vivere è amare.
C’è chi, io tra questi, ‘’ legge il grande libro del creato facendo memoria della terra dell’origine cui il cuore aspira tornare ‘’. Dio è buono !
C’è poi chi ….Non comprende l’atto poetico perché è troppo ‘’giovane’’ e quindi incapace di scendere nel vissuto e nella ricerca dell’altro o troppo ‘’vecchio’’ (vecchio dentro) per comprendere i percorsi che l’arte e la ricerca artistica inevitabilmente comportano.
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La vita ?
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la vita … è fatta di porte che si aprono, che si chiudono; di paesaggi che scorrono a volte montuosi altre volte pianeggianti.
Fare poesia è raccontare l’orizzonte dei passi che si succedono … che investono ogni aspetto dell’esistenza: la gioia e il dolore, la commozione, la preghiera, i momenti di angoscia, di solitudine esistenziale, il deserto interiore, la stanchezza del vivere: la speranza !
Vivere la poesia significa … che continuiamo ad esistere, che continuiamo a soffrire ed amare. Soprattutto amare .
Se siamo nel deserto (della poesia e quindi della vita) lottiamo per uscirne.
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