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La tela, collocata nel 1656 nella Basilica veneziana dedicata a Santa Maria della Salute , fu realizzata da Tiziano per l’altar maggiore della chiesa di Santo Spirito in Isola come testimoniano una serie di atti conservati nell’ Archivio Storico del Patriarcato di Venezia.
Tiziano aveva approntato una prima versione della pala nel 1541 che però si sarebbe presto deteriorata.
La seconda versione del dipinto fu realizzata dopo il soggiorno romano del pittore del 1545 – 1546 come dimostra l’inquadramento architettonico della scena, che riproduce le strutture bramantesche della fabbrica di San Pietro, in grado di suscitare un’ indubbia suggestione.
Il riferimento alla Basilica di San Pietro aveva anche il compito di ribadire il primato assoluto della Chiesa cattolica nel mondo, di cui la Pentecoste rappresenta il presupposto fondamentale.
Nella pala, al di sotto della volta a botte, si apre una finestra termale di derivazione romana. Sotto la finestra le figure della Vergine, degli Apostoli e dei discepoli presenti nel momento della discesa dello Spirito Santo.
Il gruppo è disposto secondo uno schema piramidale che ha il vertice superiore nella colomba, simbolo dello Spirito Santo da cui dipartono i raggi di luce terminanti nelle lingue di fuoco che si posano sul capo degli astanti.
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Fonte: i classici dell’arte del Corriere della Sera.
1 commento:
Graze mile, Nino
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