E' un periodo strano, questo. I giovani, un'intera generazione rischia di non incontrare il lavoro, le fabbriche chiudono e aumenta la cassa integrazione, molte famiglie non arrivano alla fine del mese.... la crisi ... il terremoto de L’Aquila... e nel Club dei ...…. ‘’ Cicerone e i suoi’’ attaccano Catilina.
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‘’Fino a che punto, Catilina, abuserai della nostra pazienza? Per quanto tempo ancora la tua pazzia si farà beffe di noi? A che limiti si spingerà una temerarietà che ha rotto i freni? Non ti hanno turbato il presidio notturno sul Palatino, le ronde che vigilano in città, la paura della gente, l’accorrere di tutti gli onesti, il riunirsi del Senato in questo luogo sorvegliatissimo, l’espressione, il volto dei presenti
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In verità ricordo Cicerone che dice: O Catilina, Catilina risparmiaci le tue sentenze.
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Ero a Dumenza, una località prossima a Luino, in casa di un’amica, una giovane donna ed eravamo entrambi giovani… una fattoria isolata dal paese con tanto di mucche al pascolo tra la casa e il bosco. C’era la madre che osservava, che controllava preoccupata lo sconosciuto che sua figlia aveva portato in casa.
Lei, una biondina graziosa e dolce come il miele frequentava l’ultimo anno dell’Istituto magistrale …
Stavamo discutendo e , forse per dimostrare la conoscenza dei classici mi disse ‘’ O Catilina, Catilina…..’’ Un sorriso luminoso… la gioia stampata sul volto troppo bello per recitare la prima Catilinaria di Cicerone.
Da allora tutte le volte che qualcuno mi attacca cercando di mettermi in difficoltà ricordo Gianna che dice ‘’ O Catilina, Catilina risparmiaci le tue sentenze’’.
Era dolce Gianna, dolce come il miele. Penso che sarebbe stata una sposa perfetta ma io non pensavo al matrimonio. .. poi sono rientrato in Umbria
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E’ con in mente il ricordo di un pomeriggio passato in armonia in una casa tra i monti e i laghi, a un passo del confine con la Svizzera che ho vissuto i commenti alla poesia ‘’ Centro di identificazione ed espulsione’’.
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In verità ricordo Cicerone che dice: O Catilina, Catilina risparmiaci le tue sentenze.
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Ero a Dumenza, una località prossima a Luino, in casa di un’amica, una giovane donna ed eravamo entrambi giovani… una fattoria isolata dal paese con tanto di mucche al pascolo tra la casa e il bosco. C’era la madre che osservava, che controllava preoccupata lo sconosciuto che sua figlia aveva portato in casa.
Lei, una biondina graziosa e dolce come il miele frequentava l’ultimo anno dell’Istituto magistrale …
Stavamo discutendo e , forse per dimostrare la conoscenza dei classici mi disse ‘’ O Catilina, Catilina…..’’ Un sorriso luminoso… la gioia stampata sul volto troppo bello per recitare la prima Catilinaria di Cicerone.
Da allora tutte le volte che qualcuno mi attacca cercando di mettermi in difficoltà ricordo Gianna che dice ‘’ O Catilina, Catilina risparmiaci le tue sentenze’’.
Era dolce Gianna, dolce come il miele. Penso che sarebbe stata una sposa perfetta ma io non pensavo al matrimonio. .. poi sono rientrato in Umbria
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E’ con in mente il ricordo di un pomeriggio passato in armonia in una casa tra i monti e i laghi, a un passo del confine con la Svizzera che ho vissuto i commenti alla poesia ‘’ Centro di identificazione ed espulsione’’.
1 commento:
Da: Armida Bottini
"Usque tandem Catilina abutere"... Sei gentile, porti un nome famoso, sei un
poeta, grazie. Hai un altro commento. Come si fa a mandare solo "grazie"
circolare? Insegnami per favore, ciao.
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Midri
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