La
filosofia occidentale ci ha insegnato sin dai suoi esordi a diffidare
del linguaggio, delle sue false evidenze, della potenza racchiusa
nell’ingannevole trasparenza delle parole. Il monito dovrebbe valere a
maggior ragione nell’attuale società
della comunicazione: dove il ricorso a un’espressione allusiva e
polisemica consente, per un’arcana taumaturgia, di evitare il “lavoro
del concetto” con i suoi indispensabili correlati di analisi e sintesi,
scomposizione e ricostruzione, differenziazione e confronto.
Picasso |
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